Ritratto di Vecchia con Giovanetto, Pietro Bellotti

Nato a Volciano di Salò nel 1627 (1625 secondo l’Orlandi), Pietro Bellotti acquistò fama come pittore di ritratti e teste di carattere. Per via del suo stile, pienamente rappresentato nel presente ritratto di Anziana con Giovane, è possibile inquadrare il Bellotti nel panorama della pittura veneziana nella corrente dei “tenebrosi”.
Secondo l’Orlandi lavorò per il cardinale Mazzarino, il cardinale Ottoboni (il futuro papa Alessandro VIII), per l’elettore di Baviera e altri. A Mantova fu per i Gonzaga “soprintendente alle gallerie di città e di villa”. Dopo aver peregrinato di corte in corte tornò sul Garda e morì in povertà a Gargnano nel 1700.
Tra le opere più note del Bellotti risaltano le teste di vecchi, caratterizzate da una particolare resa lenticolare della pelle rugosa. Secondo l’Orlandi, egli sarebbe stato allievo di Michel Ferraboschi (leggi Girolamo Forabosco) e si vuole che avesse tratto da questo maestro il suo gusto per le minuzie. Ma per il suo naturalismo contarono anche gli esempi venuti d’Oltralpe dei cosiddetti “peintres de la réalité”. Oltre alle teste caricaturali di un Lagneau, si potrebbe pensare anche a un lontano riflesso di Georges de La Tour. Estremamente significativa a questo riguardo è l’attribuzione erronea al B. della Vecchia col bambino nella raccolta del marchese di Casa Torres a Madrid (A. L. Mayer, 1940), opera tipica della cerchia del de La Tour.